La tromba barocca: suoni e timbri del XVII secolo


Repertorio: Profano

Musicista:

Strumento musicale: Tromba

Descrizione dettagliata del programma

Le trombe barocche utilizzate hanno la caratteristica di non avere, come le trombe moderne, alcun meccanismo o pistone che permetta di variare la lunghezza della canna. Le diverse note vengono perciò suonate soltanto variando la pressione dell’aria immessa e la posizione del labbro dell’esecutore. Questo permette di ottenere un timbro più dolce e pastoso rispetto alla piccola tromba moderna con pistoni che viene spesso usata per eseguire composizioni del ‘600 e del ‘700.

Il programma proposto riprende brani che i maggiori autori italiani, francesi e tedeschi che nel XVII secolo hanno scritto appositamente per tromba sola o accompagnata da percussioni, cembalo e archi nel basso continuo escludendo trascrizioni per tromba e orchestra.

Il concerto è eseguibile sia in teatro, in chiese od oratori (in questo caso è possibile utilizzare anche l’eventuale organo a canne presente valorizzando lo strumento presente in loco) sia all’aperto in spazi non ampi e con buona acustica.

 

Romanus Weichlein (1652-1706)
Duetto n.1 “Intrada”-2 tr.

J. Ch. Pezel (1639-1694)
Sonate n.69 e 74.

Hendrik Anders (XVII sec.)
Suite in do maggiore per 2 Trombe e B.C.

Giovanni Bonaventura Viviani (1638-dopo il 1699)
Sonata prima per Tromba e Basso Continuo

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Toccata

J. Ch. Pezel (1639-1694)
Sonate n.71 & 69

Giovanni Bonaventura Viviani (1638-dopo il 1699)
Sonata seconda per Tromba e Basso Continuo

William Boyce (1710- 1779)
Voluntary I in re maggiore per due trombe e organo

John Stanley (1712-1786)
Voluntary VIII per organo

William Boyce (1710- 1779)
Voluntary II in re maggiore

La tromba barocca: suoni e timbri del XVII secolo ultima modifica: 2017-08-02T14:31:11+02:00 da Alessio Molinaro